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Venosa - Cucina
Cucina …
Di seguito, alcuni piatti tipici della cucina locale.
Lagane e ceci.
Uno dei piatti preferiti dal Poeta Latino Quinto Orazio Flacco.
Trittico lucano.
Il cosiddetto “Trittico lucano” altro non è che un matrimonio fra tre tipi di pasta di semola differenti, Strascinati, Orecchiette e Fusilli.
Peperone crusco.
Con l'arrivo del peperone dalle Americhe nel XVII secolo ad opera degli Spagnoli, gli agricoltori selezionarono una varietà dolce e a basso contenuto di acqua. Da questa varietà deriva un peperone secco e croccante, localmente, detto crusco, elemento cardine della cucina regionale.
Baccalà.
Fu per merito di Federico II di Svevia che il baccalà arrivò nell'Italia Meridionale, dove l'imperatore si era stabilito. Diventò un alimento particolarmente diffuso nelle case della Lucania proprio per la sua facilità di trasporto e conservazione.
La Lucanica.
Il termine salsiccia sembrerebbe derivare dalla crasi tra salsus (salato) e insicia (carne tagliata finemente), e i primi riferimenti di epoca romana a questo insaccato riguardano proprio la tradizione lucana. Cicerone, in veste di assaggiatore ufficiale dei prodotti importati a Roma dalle schiave lucane, ne parla entusiasta, così come Varrone nel suo De Re Rustica, che la descrive come “carne tritata insaccata in un budello”. Oggi la salsiccia lucana è fatta con carna di maiale tagliata a pezzetti condita con salsa piccante e alle volte anche polvere di peperone crusco.
Aglianico del Vulture.
La storia dell’Aglianico si perde nella notte dei tempi ed è molto difficile stabilire con precisione la sua origine. Pare che sia stato introdotto dai Greci nelle loro colonie dell’Italia meridionale intorno al VII-VI secolo a.C. Fra le testimonianze materiali si è soliti citare il ritrovamento di un torchio di epoca romana nella zona di Rionero in Vulture e un’antica moneta bronzea raffigurante la divinità del dio greco Dionisio (Bacco nella trasposizione romana) ritrovata nella zona di Venosa. Tra le testimonianze storico-letterarie si ricordano invece le famose lodi al vino del poeta romano Orazio che era originario proprio di Venosa.